Io, lei e loro - Marche Trasgressiva

Io, lei e loro - Marche Trasgressiva

Quando conobbi la mia seconda moglie, lei aveva 27 anni ed io molti di piu`.
Presto ci trovammo a fare l`amore a casa mia, vivevo solo in una grande villetta, alla periferia di Milano.
Lei viveva a casa dei suoi, non era mai stata sposata e lavorava come direttrice contabile in una grande azienda.
Dopo qualche mese le chiesi di venire a vivere con me, lei rifiuto` dicendo che con il suo lavoro non aveva orari, quindi non avrebbe avuto la possibilita` di preparare la cena regolarmente.
La rincuorai dicendo che alla cena mi sarei incaricato sempre io, il mio lavoro di caporeparto era piu` regolare, come orari.
Altro rifiuto. La preoccupava che io le facessi storie se rientrava troppo tardi e che, magari le chiedessi spiegazioni.
La rassicurai che non sarebbe mai successo. Mi chiese qualche giorno per pensarci, accettai.
Alla fine decise di venire ad abitare da me. Ero molto contento, perche` lei mi piaceva molto e scopava e godeva da dio! Avrei avuto la possibilita` di fare l`amore con lei ogni giorno, perfetto!
Spesso rientrava molto tardi, alle 10,30 o, alle 11 di notte, ma mai mi diceva di no se volevo fare l`amore con lei. Al mattino mi alzavo prestissimo e lei veniva in cucina a prepararmi il caffe` e voleva, a tutti i costi che le facessi una sveltina in piedi. Ero felicissimo.
Dopo un paio d`anni le chiesi di sposarmi. NO! fu la sua immediata risposta.
Lasciai passare qualche giorno e tornai alla carica ed allora lei mi disse che era libera e libera voleva restare.
Le chiesi cosa intendeva per libera e lei mi rispose che a quel punto tanto valeva che me lo dicesse. Io la gardavo con fare interrogativo e lei continuo` dicendo che lei faceva l`amore con chi voleva e quando voleva e che si fosse sposata con me, io le avrei proibito di andare con altri uomini.
NO! le giurai, le assicurai che avrebbe potuto continuare a frequantare chi voleva, sempre e per sempre.
Mi mise alla prova: - Ogni sera vado a rapporto dal direttore, chiudo la porta a chiave, mi siedo sulla scrivania davati a lui, lui mi alza la minigonna, mi sposta la mutandina e me lo mette. - Mi guardava aspettando una mia reazione, ma io le dissi che faceva bene ed allora prosegui` dicendo che spesso faceva l`amore in ufficio con il vice direttore, che a lei piaceva. Lo facevano in archivio, ma a volte delle sveltine in ascensore. Io no reagivo, come si aspettava e tento` un`altra via: - Quando vado nelle filiali, per le ispezioni, scopo anche la`, per ogni filiale ho uno scopatore! Abbiamo una decina di filiali a Milano e dintorni, vedi un po` tu se ti sta bene lo stesso?- Io le risposi che mi stava bene e che non avevo problemi, solo volevo continuare a fare l`amore con lei. Mi guardo` con fare dubbioso ed interrogativo. Io confermai la mia accettazione alle sue condizioni e quindi senza arrendersi mi disse che io non avrei mai dovuto farlo con un`altra o mi avrebbe lasciato. Accettaio anche questo.
Una sera d`inverno rientrai con due ore di anticipo, perche` c`era una riunione sindacale in fabbrica.
Entrai in casa ed andai in cucina a prendermi una birretta, la casa era la buio, ad eccezione della luce in cucina ed in corridoio. Dei rumori provenivano dal piano superiore, pensai ad una finestra aperta ed andai su per le scale, senza accendere la luce.
La porta della camera degli ospiti era semiaperta ed irumori provenivano da li`, per di piu` la luce era accesa.
Mi avvicinai e vidi la mia fidanzata stesa sul letto con le gambe divaricate e sollevate e qualcuno che se la stava inculando dal davanti. Rimasi a vedere finche` terminarono, lei urlava di piacere e lui le dava colpi sempre piu` forti, mandandoglielo dentro tutto. Poi venne anche lui ed allora io mi ritirai e nascosi nella mia camera da letto. Ero eccitatissimo, il mio uccello si era bagnato tanto che sgocciolava nelle mutande.
Dopo una mezz`ora, dove se la passarono chiaccherando e bevendo vino, lui se ne ando` e lei si avvio` al bagno. Uscii dalla stanza e la chiamai dolcemente e la pregai di fermarsi e di venire in camera da letto.
- E` da tanto che sei ariivato?- mi chiese ed io le risposi in tempo per godermi lo spettacolo e le sorrisi tirandola a me e baciandola. Nuda si stese sul letto, io la feci girare a pancia in giu`, le allargai le gambe e le natiche e le misi la lingua nel culo, piu` dentro che potevo. - Se ti piace lo sperma puoi leccarmi anche davanti, la prima l`ha fatta la`! - La rigirai e mi misi a leccarle la figa con foga, le infilai un dito dentro e cercai di tirare fuori altro sperma. - Te ne procurero` molto, ogni giorno almeno due o tre sperma diversi, te lo prometto! - Le saltai sopra e glielio misi dentro e venni in un secondo, gridando come un`aquila.
Ci sposammo e lei continuava a portarmi sperma nuovo ogni sera, non era un problema che rientrasse tardi, perche` significava che aveva sperma frechissimo per me!
Venne il giorno in cui le chiesi di poterla vedere di nuovo all`opera e lei acconsenti`.
Una sera rientro` con un giovane uomo, mi aveva avvisato ed io rpeparai la cena per tre. Dopo cena lei lo invito` a sedersi sul divano con lei e senza perdere tempo glielo tiro` fuori ed inizio` a succhiarglielo. Io li raggiunsi e rimasi a vedere. Poi lei si alzo` a preso per mano l`uomo se lo porto` in camera dicendomi di seguirli. Presto iniziarono a scopare, io sedevo su una poltroncina e ammiravo tutto con eccitazione sempre piu` forte. Lei si muoveva come una anguilla e presto lui le sborro` dentro e si lascio` cadere su di lei. Lo spinse di lato e mi chiamo` dicendomi di pulire con la lingua la sua figa e poi l`uccello dell`uomo e di non smettere finche non gli fosse tornato duro. Lui per un attimo sembro` non volesse, ma poi mi lascio` fare.
Quando gli fu di nuovo duro lei se lo fece mettere nel culo stando sdraiata sulla schiene, in modo che il suo inguine spingesse sul suo clitoride e presto inizio` ad avere orgasmi. Vibrava tutta, dalla testa ai piedi, gridando a scuarcia gola. Anche lui venne di nuovo e si rotolo` di ffianco. Con un fil di voce mi disse: - Vieni e pulisci tutto.- Andammo avanti cosi` per anni, finche` un giorno mi disse di mettermi una sua minigonna, delle calze autoreggenti e una sua tanga. Mi rimiro` a lungo e poi mi disse che aveva intenzione di rinnovare il menage e che voleva vedermi posseduto dai suoi amanti.

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